Un “Mondo Oceano” in un Sistema Multiplanetario

Un “Mondo Oceano” in un Sistema Multiplanetario

Un team internazionale di astronomi, guidato da ricercatori dell’Instituto de Astrofísica e Ciências do Espaço (IA), ha determinato la massa precisa di due esopianeti in orbita attorno alla stella variabile HD 106315. Un’attenta analisi del pianeta HD 106315b indica che abbia una massa 12,6 volte quella della Terra, e che potrebbe rientrare nella categoria dei ” mondi oceano”, caratterizzati da una sostanziale quantità della loro massa sotto forma di acqua.

I mondi alieni erano stati già identificati dal satellite Kepler con il metodo del transito, il che aveva permesso agli scienziati di scoprire il diametro dei pianeti. HD 106315b ha un periodo di 9,5 giorni e un diametro 2,44 volte quello terrestre, mentre HD 106315c ha un periodo orbitale di 21 giorni e un diametro 4,35 volte quello della Terra.

Ma per caratterizzare un pianeta, determinare se sia gassoso o roccioso, e se abbia o no un’atmosfera, i ricercatori hanno bisogno di conoscere la massa, per dedurre così la densità. Utilizzando dati dello spettrografo HARPS dell’ESO il team ha stimato la massa del pianeta più piccolo, HD 106315 b, che risulta 12,6 volte quella della Terra, mentre il pianeta più grande, HD 106315 c, avrebbe una massa di 15,2 volte quella terrestre. I valori indicano che il pianeta “c” ha uno spesso involucro di idrogeno-elio, mentre un’attenta analisi del pianeta “b” indica che sia composto fino al 50 percento di materiale roccioso e dal 9 al 50 percento di acqua, valori che lo collocherebbero nella categoria dei “mondi oceano”. Sebbene oltre il 70 percento della superficie della Terra sia coperta di acqua, quest’ultima conta solo per lo 0,05 percento della massa terrestre totale.

Susana Barros (IA & University of Porto), a guida dello studio, ha affermato: “Questo sistema planetario dimostra la diversità nella composizione dei pianeti, e dal momento che la stella è luminosa, sarà possibile studiare meglio le loro atmosfere”, con l’utilizzo di telescopi di nuova generazione come il James Webb della NASA o l’Extremely Large Telescope (ELT) dell’ESO.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine rappresentazione artistica di un “mondo oceano” con satelliti
Credit Wikipedia

https://phys.org/news/2018-03-characterization-world-multi-exoplanetary.html